Se stai pensando di iniziare a lavorare come cam girl nel 2024, è meglio conoscere la regolamentazione e la gestione delle entrate finanziarie derivanti da questo lavoro.
In Italia, sotto il profilo fiscale, la professione della camgirl non è riconosciuta, ma vi sono comunque degli adempimenti da rispettare a seconda di come si svolge l’attività. Ecco quali!
In quanto cam girl, ottieni dei ricavi da questo lavoro e di conseguenza come da regolamentazione fiscale, devi dichiarare quanto guadagnato (indipendentemente dal fatto di essere già assunta come lavoratrice o di essere disoccupata).
Si dovranno infatti dichiarare nel 730, sotto la voce “ALTRI REDDITI” nel quadro D alla riga D5, i guadagni registrati precedentemente con l’emissione della notula di prestazione occasionale di cui parlerò tra poco.
Se invece si preferisce pagare direttamente le tasse attraverso il Modello F24 (con causale CLOC), è necessario preventivamente registrarsi sulla piattaforma INPS online relativa alle prestazioni occasionali, e procedere poi all’invio della comunicazione relativa alla prestazione lavorativa!
Per attivare il contratto di prestazione occasionale tramite il servizio online dedicato, si deve comunicare almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione:
Nel caso in cui si intenda revocare una comunicazione precedentemente inserita, lo si può fare accedendo nell’area apposita entro 3 giorni dalla data in cui la prestazione stessa si sarebbe dovuta svolgere.
Per accedere al servizio online INPS di comunicazione e pagamento della prestazione occasionale, clicca qui sotto:
Prima ancora di preoccuparti di come “dichiarare i soldi incassati dall’attività di cam girl”, sarebbe una buona pratica verificare se, di fatto, esiste un guadagno consistente e tale da giustificarne alcuni provvedimenti (e preoccupazioni)…
Se le cifre sono di piccola entità, ti basterà emettere una notula di prestazione occasionale per regolamentare la tua attività di cam girl.
Cosa è la prestazione occasionale?
Dal punto di vista legislativo la disciplina della Prestazione Occasionale viene regolata da un decreto attuativo del “Jobs Act” (D.Lgs. 81/2015).
Si può parlare di prestazione occasionale a seguito di una collaborazione lavorativa per la quale si riceve un compenso senza dover necessariamente firmare un contratto di lavoro subordinato.
Non è altro quindi che un metodo di retribuzione utilizzato per la maggiore da chi, per contenere i costi, non ha intenzione di diventare una libera professionista con tanto di Partita Iva (della quale parlerò più avanti nell’articolo).
Per chi è disoccupata risulta una risorsa importante, ma anche per chi ha già un altro lavoro e ha necessità di arrotondare le entrate!
Ciò che distingue un lavoro autonomo occasionale dalle prestazioni dei professionisti con Partita Iva, è proprio la natura occasionale della prestazione.
Al termine di questa, dovrà essere emessa una ricevuta di prestazione occasionale con ritenuta d’acconto al 20%.
I requisiti necessari per qualificare una prestazione di collaborazione occasionale, dichiarando il guadagno come cam sono i seguenti:
Un altro fattore importante per qualificare la prestazione occasionale, come descritto prima, è la discontinuità della prestazione stessa.
Ovvero potresti dover aprire Partita Iva anche prima dei 5.000 euro, nel caso in cui guadagni continuativamente mese dopo mese. Al contrario, potresti guadagnare somme più alte ma mensilmente discontinue, senza dover fare nulla.
Tra poco, l’argomento “Partita Iva” verrà affrontato più dettagliatamente con degli esempi…
Uno dei dubbi principali tra le ragazze cam girl che mi scrivono, riguarda proprio la compilazione della notula di lavoro occasionale. Quindi quali siano i dati e le informazioni da inserire…
I dati anagrafici da riportare devono essere veritieri e servono principalmente per descrivere la prestazione professionale occasionale svolta:
Se la cifra della prestazione è superiore ai 77.47 €, sarà obbligatorio apporre una marca da bollo da 2 € sull’originale della notula occasionale di lavoro.
Al rilascio, è importante specificare anche che si tratta di una prestazione non sottoposta all’applicazione dell’Iva.
Un aspetto importante da sottolineare per la privacy della modella, è che le varie piattaforme nel momento in cui emettono un pagamento, utilizzano il nome della loro ragione sociale. Questo nome, completamente diverso rispetto a quello sito, non sarà quindi riconducibile all’attività di cam girl oppure di adult content creator.
Per quanto riguarda invece la prestazione svolta (nel caso questo ti crei problemi o imbarazzo), non è necessario riportare nella notula di lavoro occasionale che fai la “Cam girl”. Ma basterà scrivere: “Servizio fotografico”.
La professione della cam girl ha come scopo principale quello di vendere la propria immagine!
Come del resto si vende la propria immagine nel fare i calendari sexy, la modella d’intimo, i film di Natale, la velina, la letterina, la paperina, l’orsacchiottina, i reality in Tv e tutto il resto della fiera… 🤷🏻♀️
Facile, io ho trovato questo utilissimo sito che calcola il tutto per me! 😉
Nel compenso corrisposto viene indicato l’importo lordo, la ritenuta d’acconto del 20% sul totale e la somma netta effettivamente percepita dalla cam girl.
Riportate poi la data e il numero della ricevuta, ed infine la vostra firma.
In base alla comunicazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, contenuta nella nota n.573 del 28/03/22, a partire dal 1° maggio 2022 l’invio delle prestazioni di lavoro occasionali dovrà avvenire esclusivamente per via telematica.
E’ possibile farlo attraverso il portale Servizi.Lavoro.gov.it del Ministero del Lavoro, accedendo tramite Spid e/o Cie.
La regola, dice che si deve aprire una Partita Iva quando non può più essere usata una prestazione occasionale. Ovvero nel momento in cui il lavoro è continuativo e supera i 5.000 euro annui.
Tuttavia ci sono alcune eccezioni da tenere di conto!
Il limite dei 5.000 euro annui per i lavoratori autonomi quindi, non rappresenta la soglia assoluta superata la quale è necessario aprire la Partita Iva. Il requisito di “continuità del rapporto lavorativo” viene prima!
La richiesta deve essere compilata sull’apposito Modello AA9/7 (lavoratrice autonoma, ditta individuale), che puoi scaricare qui e va presentato insieme a un documento di riconoscimento valido, oppure con l’invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
La Partita Iva può essere aperta in regime forfettario oppure in ordinario: nel primo, ci si riferisce a guadagni massimi annui inferiori ai 65.000 euro, nel secondo a guadagni massimi annui superiori ai 65.000 euro.
Nell’aprire una Partita Iva si dovrà scegliere anche il codice ATECO, ovvero il codice che fa riferimento alla nostra attività e l’INPS sarà poi la meta successiva per aprire invece la propria posizione previdenziale.
Non ci sono indicazioni specifiche in merito a un codice ATECO specifico da utilizzare se vuoi aprire un Partita Iva lavorando come cam girl…
Tuttavia, quelli più accreditati e da valutare sempre insieme ad un professionista, sono:
La tua Partita Iva sarà dunque formata da 11 numeri: di cui i primi 7 indicheranno il contribuente, i successivi 3 numeri invece identificheranno il codice dell’Ufficio delle Entrate e l’ultimo numero avrà solo una funzione di controllo.
Aprire una Partita Iva è un’operazione semplice e soprattutto gratuita! Sarà sufficiente recarsi all’Agenzia delle Entrate entro una settimana circa dal primo giorno di attività.
Puoi anche decidere di affidare la pratica a un commercialista o a un CAF, ma in questo caso la procedura sarà a pagamento.
Da febbraio 2019 il regime forfettario con flat tax agevolata al 15% sul calcolo del reddito imponibile, è stato esteso fino a dichiarazioni da 65.000 euro all’anno…
Se poi l’attività è nuova, il passaggio dell’aliquota scende al 5% per i primi 5 anni.
Questa tipologia di regime fiscale è particolarmente indicata qualora tu non rientri nei requisiti per la prestazione occasionale!
A carico del committente ci sono per 2/3 anche i contributi previdenziali da versare alla Gestione separata INPS.
Purtroppo non posso darti una percentuale precisa in quanto sia i contributi che il modo di calcolare i ricavi, cambiano a seconda di quale tipologia di Partita Iva aprirai.
Nel caso però tu abbia già un lavoro FULL TIME (almeno di 40 ore settimanali) come dipendente presso un’altra azienda e volessi in aggiunta aprire una Partita Iva per un’attività parallela, non devi pagare i contributi INPS una seconda volta perché già versati dal tuo datore di lavoro.
Superata la soglia dei 65.000 euro l’anno, è obbligato invece aprire una Partita Iva ordinaria per lo svolgimento dell’attività e, l’aliquota della tassazione, dipenderà dal fatturato annuo.
Un’altra differenza tra regime forfettario e quello ordinario, è che nel primo non è possibile detrarre l’Iva mentre nel secondo è possibile scaricare alcuni costi fino al 100%.
In alcuni paesi Europei esiste una precisa regolamentazione dove, oltre che come lavoro autonomo, si configura anche come lavoro da dipendente nel caso la cam girl si esibisca per conto di piattaforme.
Molto vicino al lavoro artistico come esibizioni in spettacoli di cabaret o Burlesque, ma anche come vero e proprio lavoro legato all’arte.
“Le camgirl non possono versare i contributi perché non esiste una categoria alla quale accorparsi. È curioso: le spogliarelliste dal vivo rientrano nel settore artistico, pagano le tasse e si costruiscono una pensione, mentre noi non esistiamo”.
(Fonte L’Espresso)
All’inizio del 2021, gli Stati membri del Parlamento Europeo hanno finalmente emesso la “Risoluzione sulle Strategie per la parità di genere“.
Per la prima volta in assoluto, con quella che sarà la nuova regolamentazione del lavoro di cam girl, legislamente parlando verranno promosse delle misure a favore dei diritti di chi lavora con il sesso!
Per adesso purtoppo, rimanne ancora materia di discussione che impedisce a tantissime donne (parliamo di oltre centomila), di lavorare come cam girl e di regolarizzarsi!
In ogni caso, l’unico vero rischio è l’evasione fiscale quando si supera una certa soglia di guadagno che non viene dichiarato….
Ma in conclusione, il lavoro della cam girl è legale!