Anorgasmia, la mancanza degli orgasmi

Anorgasmia, la mancanza degli orgasmi

Anorgasmia, cosa vuole dire? Non è una parolaccia, ne una novità piccante ma uno status comune a moltissime donne.

Uno status le cui origini sono ancora oscure e che spesso viene semplificato parlando di “frigidità”.

Le statistiche nel 2020 parlano chiaro: quasi la metà delle donne finge l’orgasmo durante il rapporto sessuale almeno una volta l’anno.

L’anorgasmia non si riferisce però alla volta in cui non siamo riuscite a fingere il celeberrimo mal di testa, amiche mie, ma parla di un’attitudine costante e duratura dell’incapacità di raggiungere un orgasmo!

Una donna che soffre di anorgasmia si eccita e molto spesso ha voglia di preliminari o di un rapporto sessuale, ma non riesce a raggiungere l’orgasmo o, se ci riesce, lo fa con molta difficoltà.

Nell’anorgasmia coitale, la donna riesce a raggiungere l’orgasmo con la masturbazione, ma non con il rapporto sessuale. Perché?

Molti medici stanno svolgendo delle ricerche per arrivare a comprendere questo fenomeno e, le prime risposte, parlano di quattro fattori.

Il primo fattore è legato all’assunzione di sostanze psicotrope e antidepressive.

Droga o farmaci ormonali possono impedire l’orgasmo, per questo è bene parlarne con il medico e cercare una soluzione.

L’orgasmo, vi ricordo, è una dose naturale di felicità per tutto il vostro corpo e il vostro cervello e il mancato raggiungimento può comportare ansia e frustrazione per una donna.

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Il secondo fattore che può indurre l’anorgasmia è di tipo fisico: ci può essere una disfunzionalità del pavimento pelvico.

In questo caso è bene rivolgersi ad un ginecologo e, senza paura, parlare di questa opzione e ascoltare i suoi consigli.

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Il terzo fattore e anche il più comune, è di tipo psicologico. Inibizioni personale, ansia da prestazione, eccessivo autocontrollo.

Queste paure possono bloccare il nostro orgasmo, paralizzando il nostro cervello e quindi il nostro corpo. Possono derivare da educazioni rigide o da episodi del nostro passato, ma è sempre bene parlarne con il partner.

Molto spesso, queste paure, sono di entrambi e basta una chiacchierata per farle svanire come neve al sole. Lo psicologo, altrimenti, sarà il vostro medico personale o di coppia.

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Il quarto fattore, in realtà molto discusso, riguarda la stimolazione clitoridea. Su quest’argomento esiste ancora molta confusione e molti tabù.

Molte donne si vergognano a chiederla al partner, ma per la loro sessualità è una condizione necessaria per raggiungere l’orgasmo.

Non c’è niente di male nel richiederla e, se il partner non è molto esperto, occorrerà solo guidarlo.

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Quali possono essere dei rimedi che aiutano questo problema?

Per risolvere il problema, qualora ci fosse, la cosa migliore è conoscere a fondo il nostro corpo. Come? Con la masturbazione e la libertà di farlo dove volete come volete e con quale sex toy, eventualmente, volete.

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Inoltre ricordate di non farvi stressare troppo e, nel caso accadesse, fermatevi, procuratevi un buon orgasmo e iniziate nuovamente con calma.

Parlate con il vostro partner, a lungo. Spiegategli i problemi e trovate insieme la soluzione!

Io sarò qui, sempre pronta a darvi alcuni consigli e novità. Sempre con voi.