Una pandemia nascosta, quella della violenza sulle donne e di genere!
Da quando il mondo è stato colpito dal Coronavirus, un altro tipo di pandemia più nascosta all’opinione pubblica ha intensificato la sua presenza…
Mi riferisco a tutti i tipi di violenza sulle donne e di genere, ma in particolar modo quello riguardante la violenza domestica, per la quale le chiamate ai numeri di emergenza sono aumentate di ben cinque volte!
Una pandemia nascosta che nasce e cresce durante la crisi del Coronavirus. Una pandemia di violenza però non nuova, dato che anche prima del COVID-19 a livello globale, erano 243 milioni le donne e le ragazze ad essere abusate dai propri partner…
L’aumento della violenza nelle famiglie
Cosa ha peggiorato una situazione già precaria?
- Quando le persone sono costrette a stare a casa, molto spesso in piccoli spazi e con la continua morsa della crisi economica e lavorativa che grava sulla testa come un macigno, il rischio che lo stress si tramuti in violenza sul partner è molto elevato.
- Alcune donne, se non per telefono o attraverso i social media, per motivi restrittivi dovuti alla quarantena non sono più riuscite ad interagire come facevano prima con le proprie famiglie, magari lontane, o con le amicizie che comunque in qualche modo fungevano da supporto.
- Oltre alle faccende domestiche in casa, una responsabilità generalmente non nascosta agli uomini ma comunque a loro estranea, si è aggiunta per le donne anche la cura esclusiva dei figli a seguito della chiusura delle scuole per la pandemia.
Cos’altro di drammaticamente disastroso poteva accadere? L’accesso ridotto ai servizi di tutela di quelle persone che subiscono delle violenze!
Servizi di supporto alle vittime di violenza
Nello stesso modo in cui sono andati in difficoltà i servizi sanitari, anche i numeri di emergenza ed i centri di antiviolenza hanno risentito della crisi pandemica raggiungendo la capacità massima.
La pandemia del COVID-19 e i servizi di supporto
UN Women, l’agenzia ONU che si occupa proprio dei diritti delle donne, fornisce informazioni aggiornate e supporto ai programmi vitali per combattere la pandemia nascosta della violenza sulle le donne durante COVID-19.
E “Orange the World”, è l’iniziativa benefica che combatte sempre in prima linea!
Il tema scelto quest’anno a favore della Giornata internazionale oggi per l’eliminazione della violenza contro le donne, sarà: Orange the World: “Fund, Respond, Prevent, Collect!” (ovvero: “Finanzia, rispondi, previeni e raccogli”).
Come negli anni precedenti, la Giornata internazionale segnerà dal 25 di novembre, il lancio di 16 giorni di attivismo che si concluderanno il 10 Dicembre 2020, in coincidenza con la Giornata internazionale dei diritti umani.
Anche se quest’anno il Lockdown impedirà le manifestazioni pubbliche durante la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, diverse iniziative comprese tra l’11 ed il 30 Novembre 2020 saranno comunque coordinate nei Comuni italiani attraverso Workshop interattivi quali:
meeting telematici sulla piattaforma Zoom o su Google Meet, oppure dirette video Live sulle pagine Facebook che si occupano da sempre del tema.
Lista dei maggiori eventi online da non perdere
Dal 25 al 29 Novembre si terrà il Festival del Buon Vivere dal titolo “Femminile Plurale” ed i temi, tutti al femminile, saranno l’equità, la condivisione, la responsabilità, l’innovazione, la sostenibilità e la relazione. Per maggiori info visita:
https://terradelbuonvivere.it/festival/
Il 25 Novembre ci sarà la presentazione del progetto di Silvia Levenson e Natalia Saurin dal titolo “Il luogo più pericoloso” a cura di Antonella Mazza, dove verranno presentate, in dei piatti da cucina, le frasi estrapolate dai media per minimizzare gli episodi di cronaca riguardanti la violenza domestica sulle donne. Per maggiori info visita:
Il 24 Novembre, il Centro Ateneo per i Diritti Umani Antonio Papisca e il Centro Veneto progetti Donna organizzano un webinar sul tema “Donne, violenza e Covid”. L’evento sarà in diretta streaming su Facebook. Per maggiori info visita:
La Camera di Commercio di Torino, il 25 Novembre organizzerà un workshop interattivo intitolato il “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, nell’intento di proporre delle soluzioni rispetto alla crisi economica generata dal Coronavirus, proponendo il Manifesto “L’Italia che riparte è più donna” e il Protocollo d’intesa sul rilancio dell’occupazione femminile. Per maggiori info visita:
L’Associazione Source of Emotions e l’Associazione Vittime riunite d’Italia, presentano il 25 Novembre un evento su Facebook intitolato: “La maratona social – Donne ogni giorno per sempre”. Per maggiori info visita:
https://www.facebook.com/events/783579675707991
Sempre il 25 Novembre in occasione della giornata, l’Università degli Studi dell’Insubria trasmetterà con Microsoft Teams un webinar. Per maggiori info visita:
Violenza sulle donne e sui diritti umani
Perché è indispensabile l’eliminazione della violenza sulle donne?!
La violenza sulle donne è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti che, ancora oggi, rimane in gran parte non denunciata a causa dell’impunità, del silenzio, dello stigma e della vergogna che la circondano…
Approfondisci: quando un complimento diventa Catcalling?
In termini generali, si manifesta in forme fisiche, sessuali e psicologiche, che comprendono:
- violenza da parte del partner (percosse, abusi psicologici, stupro coniugale, femminicidio);
- violenza sessuale e molestie (stupro, atti sessuali forzati, avances sessuali indesiderate, abusi sessuali su minori, matrimonio forzato, molestie di strada, stalking, cyber-molestie);
- tratta di esseri umani (schiavitù, sfruttamento sessuale);
- mutilazione genitale femminile;
- matrimonio infantile.
Per chiarire ulteriormente, la Dichiarazione sull’eliminazione della violenza sulle donne emanata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1993, è definita come:
“Qualsiasi atto di violenza di genere che abbia come conseguenza fisica, sessuale, danno psicologico o sofferenza alle donne. Comprese le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che in quella privata”.
Le conseguenze negative sulla salute psicologica, sessuale e riproduttiva colpiscono le donne in tutte le fasi della loro vita.
Sebbene la violenza di genere possa colpire chiunque e ovunque, alcune donne e ragazze sono particolarmente vulnerabili. Vedi che si identifica come lesbica, bisessuale, transgender o intersessuale.
Approfondisci: come capire il tuo orientamento sessuale?
La violenza sulle donne continua a essere un ostacolo al raggiungimento dell’uguaglianza, dello sviluppo, della pace e al rispetto dei diritti umani.
Quali sono le abitudini più giuste da adottare?
Ecco cosa puoi fare nel tuo piccolo, per porre fine a questa pandemia nascosta nell’ombra:
Ascolta le testimonianze
Quando una donna condivide la sua storia di violenza, fa il primo passo per spezzare il ciclo degli abusi.
Darle lo spazio di cui ha bisogno per parlare ed essere ascoltata, è il minimo che possiamo fare!
Insegna alla prossima generazione
Sono importanti gli esempi che forniamo alle prossime generazioni nel modo di vedere positivamente ai diritti umani e alle differenze di genere.
Incoraggiare una cultura dell’accettazione e sottolineare spesso gli stereotipi che si incontrano nei media, per la strada o a lavoro, è il modo corretto di far sapere che non c’è nulla di male nell’essere diversi!
Approfondisci: la pandemia ha cambiato la paternità?
Ricevi risposte da servizi adeguati
Ciò significa che rifugi, numeri di emergenza (il NUMERO VERDE a sostegno delle vittime è 1522 per tutta l’Italia) e supporto per chi subisce delle violenze, devono essere disponibili anche durante la pandemia di Covid-19.
Ogni anno, purtroppo, è richiesta un’azione globale e unitaria per porre fine a tutte le forme di violenza!
Approfondisci: storie di coraggio delle donne nel lavoro!
Comprendi il consenso
Il consenso è obbligatorio, sempre!
Frasi come: “E’ stata lei a chiederlo!” oppure “Sono solo dei ragazzi…”, offuscano i confini del consenso sessuale attribuendo la colpa alle vittime e giustificando gli autori dei loto crimini.
Sebbene chi fa violenza possa avere una comprensione confusa riguardo al significato di consenso, la definizione invece è chiarissima.
Quando si tratta di consenso, non c’è spazio alla libera interpretazione!
Approfondisci: scopri un metodo antistupro un po’ ortodosso, ma efficace!
Impara a leggere i segnali di abuso
Esistono molte forme di abuso e tutte possono avere gravi effetti fisici ed emotivi.
Se sei preoccupata per un’amica che potrebbe subire violenza o non si sente al sicuro, trova un modo per aiutarla anche consultando e riconoscendo eventuali segnali di abuso:
- Il partner violento controlla tutto ciò che fai. Monitora dove sei e con chi sei in ogni momento. Ti impedisce o ti scoraggia dal vedere amici, famiglia o di andare a lavoro.
- Un partner violento può essere geloso, anche accusandoti costantemente di tradirlo.
- Può voler sapere come spendi i tuoi soldi, può voler prendere decisioni al posto tuo, può voler gestire la tua vita anche su ciò mangi e su come ti vesti.
- Il partner violento insiste affinché tu risponda immediatamente ai suoi messaggi o alle chiamate e pretende di sapere le password dei tuoi profili sui social media o delle e-mail.
- Un partner violento ti umilia insultando il tuo aspetto, la tua intelligenza o i tuoi interessi. E potrebbe farlo anche di fronte agli altri nel tentativo di distruggere le cose a cui tieni.
- Il partner violento può avere un temperamento imprevedibile, quindi non sai mai cosa potrebbe causare un problema. Può incolparti per il suo nervosismo e può minacciare fisicamente sia te che gli altri membri della tua famiglia. Inclusi bambini o animali domestici.
- Può ferirti fisicamente o essere violento sessualmente, compreso lo stupro o altre attività sessuali forzate.
- Può erroneamente presumere che il consenso per un atto sessuale in passato, significhi l’assenso in ugual modo anche nel futuro.
O pensare che un bacio dovrebbe portare al sesso ogni volta.
Unisciti alla campagna di sensibilizzazione!
Puoi partecipare sui social media tramite i seguenti hashtag:
#unrossoallaviolenza, #PostoOccupato, #OrangeTheWorld, #HearMeToo, #BastaviolenzaSulleDonne #nonenormalechesianormale #nonunadimeno
Dunque, se pensi che qualcuno ti stia abusando o se consoci qualcuno che ha questi problemi, sappi che gli aiuti ci sono! Non sei da sola!