Perché ho sempre pensieri negativi?
Tutti abbiamo pensieri negativi a volte, ma quando ritornano continuamente nella mente, nascondono segnali premonitori di qualcosa molto più importante da tenere sotto controllo!
I pensieri negativi ricorrenti, possono infatti essere un sintomo sia di ansia che di disturbi depressivi, ossessivi o compulsivi.
La scienza ha riconosciuto due diverse forme di ansia e di pensieri negativi ripetitivi: il rimuginio e la preoccupazione.
È normale avere pensieri negativi?
Avere, occasionalmente, un pensiero ansiogeno, non è però qualcosa di cui devi preoccuparti! E il fatto di averlo non definisce certamente chi sei!
Ma non si può negare che i cattivi pensieri possono essere davvero stressanti…
La preoccupazione, è definita come avere delle riflessioni negative cicliche che creano apprensione dentro di te, e un’aspettativa che sicuramente qualcosa di terribile accadrà in futuro.
Questo, è forse il sintomo più comune della maggior parte delle forme di ansia.
Potresti preoccuparti di cosa accadrà la prossima volta che vedrai la persona che ti interessa frequentare. Oppure potresti preoccuparti se la mancanza di respiro che stai avendo è un segnale che indica una malattia cardiaca, e così via…
Per decenni la scienza ha visto la preoccupazione come un sintomo di ansia. Ma sicuramente si verifica anche nella depressione.
La rimuginazione invece, è leggermente diversa ed è caratterizzata da pensieri negativi su qualcosa che è accaduto in passato. In genere, è vista più come un sintomo di depressione, ma che si può verificare anche nell’ansia.
Si tratta sostanzialmente di pensare continuativamente a come saresti stata brava in qualcosa che avresti potuto fare, e non sei riuscita a realizzare.
Nel rimuginare, potresti ad esempio riflettere più e più volte a quanto hai giocato male in quell’ultima partita di pallavolo; o di quanto ti senti in colpa per aver ignorato qualcuno in particolare durante la cena tra amici di ieri sera.
O ancora, potresti pensare in modo ricorsivo a una vecchia relazione finita e al rimpianto nostalgico di non poter sapere come sarebbe andata a finire…
La preoccupazione e il rimuginio sono diversi, tuttavia essendo entrambe forme di concetti ripetitivi e improduttivi, sono anche simili.
Tutti e due infatti implicano osservazioni invadenti, ripetitivi, prolungati e incontrollabili su esperienze passate o future. Inoltre, spesso si verificano contemporaneamente nella stessa persona!
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I pensieri ostili creano le tue storie
Cicli ricorsivi di pensieri ansiogeni creano storie. Sono proprio come i film, ma dentro la tua mente!
Probabilmente un flusso di pensieri creerà una storia in cui tutti pensano che tu sia una persona superficiale.
O forse, un flusso di pensieri ostili creerà una storia in cui criticarti per qualcosa e farti sentire totalmente sbagliata o fuori luogo.
In quel momento, stavi vivendo una storia creata dai pensieri nella tua mente e dalla rabbia che essi hanno generato, e recitando quella storia hai creato un altro problema…
I pensieri negativi distorcono e offuscano anche le buone intenzioni del tuo vero sé, facendoti vivere in quelle storie invece di essere il tuo vero io.
La consapevolezza dei cattivi pensieri
Avere in mente idee negative ricorrenti, diventa un problema quando credi che siano veri!
Ma, se sei consapevole dei tuoi pensieri negativi e non ci credi, non causeranno alcun problema e fluttueranno semplicemente nel tuo flusso di coscienza dissolvendosi.
Tuttavia, se non sei consapevole dei tuoi pensieri e rimangono inconsci, allora ci crederai.
Questo è solo il modo in cui funziona la mente. Allo stesso modo, se sei consapevole dei tuoi pensieri negativi, allora ci crederai anche tu.
In entrambe queste situazioni, ti immergi e ti perdi nei tuoi pensieri e nelle storie che essi creano.
- Se i tuoi pensieri inconsci ti dicono che sei inutile, per te sarà così.
- Se i tuoi pensieri inconsci ti dicono che sei la donna più bella del mondo, questa sarà la verità.
E’ importante capire che l’atto di credere alle proprie congetture, è ciò che le rende problematiche e patologiche.
Non cercare di “combattere” i pensieri cattivi, poiché allontanarli spesso li peggiora. Infatti la maggior parte delle tecniche terapeutiche per trattare e privarli di potere, aiutano proprio a distrarsi da loro riducendone l’importanza.
Come indebolire i pensieri avversi?
Quando la mente si ritrova a pensare sempre al peggio, esistono vari modi per trasformare i pensieri ansiogeni in pensieri positivi.
Ecco alcune semplici tecniche che puoi mettere in pratica per fermare i concetti negativi e staccarti da quella voce critica, in modo da costruire più gioia, vitalità e connessione nelle vita.
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Prova con la meditazione
Concentra la tua consapevolezza sul mondo intorno a te con i tuoi cinque sensi.
La meditazione infatti cambia la tua mente in diversi modi. Una delle prime cose che fa, è creare una situazione in cui diventi consapevole del tuo flusso di pensieri.
In questa situazione, ci sono due entità presenti nella tua esperienza della tua mente:
c’è il tuo flusso di pensieri, e c’è la consapevolezza (che sei tu), che sta guardando il flusso di coscienza.
È simile all’esperienza di “stare in piedi su una sponda di un fiume e guardare l’acqua che scorre”.
Stando fuori dal tuo flusso di pensieri, ti allontani da essi e questo dà l’opportunità di smettere di crederci.
Il primo passo in questo processo è imparare a meditare su un oggetto e lasciare che il flusso di pensieri scorra senza reprimerli o trattenerli.
Successivamente puoi imparare a identificare le storie negative che le tue riflessioni ti stanno raccontando. E questo ti porta a smettere di credere che siano vere.
Etichetta i tuoi pensieri negativi
Etichettare i propri pensieri scrivendoli su un diario, funziona sulla stessa premessa:
ti da l’opportunità di avere una prospettiva più obiettiva, di essere più consapevole portandoti fuori da essi e ti permette di valutare, e poi decidere, se sono veri o meno.
Una sorta di ristrutturazione cognitiva, che puoi fare anche da sola, durante la quale indaghi sui tuoi pensieri negativi analizzandoli e identificandoli, infine li contesti stabilendo che non sono veri.
Ad esempio potresti esercitarti a rallentare i cattivi pensieri aggiungendo ad essi la radice “Sto pensando che…”, senza tentare di ammorbidire, cambiare o evitare qualsiasi pensiero tu abbia.
Vedi se riesci a notare com’è avere una certa distanza tra te, il pensatore… e i tuoi pensieri.
Nello specifico, 4 sono gli step da fare per liberarsi del pensiero negativo:
1. Analizzare bene i tuoi pensieri ansiogeni
Cerca degli schemi che inevitabilmente i tuoi pensieri ti porteranno ad avere. Ad esempio se i tuoi pensieri creano immagini negative di te stessa, chiediti quali sono.
Cerca di vedere quale tipologia di situazioni scatena le tue riflessioni negative. Soprattutto, analizzale per vedere se sono vere.
2. Criticare sempre i tuoi brutti pensieri
Critica i tuoi brutti pensieri se pensi che non siano veri, e sfidali!
Se tendi a pensare di essere una buona a nulla, ricorda i momenti in cui non ti sentivi così.
Se tendi a pensare di essere sempre un disastro in pubblico, ricorda le occasioni in cui tu e un’altra persona vi siete sentite vicine.
Ancora una volta, si tratta di trovare un modo per smettere di credere ai propri pensieri negativi.
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3. Scegliere la tua intenzione con pensieri positivi
Quando emergono dei pensieri negativi, sostituiscili con quelli positivi. Alcuni pensieri positivi potrebbero essere ad esempio:
“Mi sono divertita all’ultima festa a cui sono andata”.
“Alla riunione di lavoro della scorsa settimana, tutti pensavano che il mio piano aziendale fosse eccellente e lo abbiamo utilizzato solo con alcune lievi modifiche”.
4. Porsi per il futuro degli obiettivi realistici
Le osservazioni negative, spesso sono ancorate alla dipendenza di avere immagini e obiettivi non realistici di te stessa: o devi essere grande in tutto ciò che fai, o potresti chiederti di essere qualcuno che non sei. E così via…
Questo tipo di immagine di sé, è una configurazione classica dei pensieri negativi: sarai spesso un fallimento ai tuoi stessi occhi e questo darà origine a pensieri pessimistici!
Sviluppa pertanto obiettivi che puoi realizzare nel concreto per la tua vita lavorativa e per quella sociale. Ciò ridurrà le immagini negative di te e ti aiuterà a combattere il pessimismo!
Adesso che sai tutto questo, continuerai a lottare con i tuoi pensieri oppure sceglierai di fare un piccolo passo verso qualcosa che conta per te nella tua vita?!